#lmpf5 – LA LINE UP

‘La Musica può fare’ è giunto alla quinta edizione. Il festival di musica e arte, ideato e organizzato dall’associazione culturale Club 33 Giri, si svolgerà domenica 26 giugno 2016 in Villa Cristina a Santa Maria Capua Vetere (CE).  Sul main stage dell’evento saliranno tre band che ci regaleranno tre live imperdibili: tutto il groove dei TheRivati, il rock intenso degli EPO, l’energia e la spensieratezza della band rivelazione della scena romana Joe Victor. Parte del ricavato de ‘La Musica può fare’ 5 sarà donato ai giovani atleti della palestra Excelsior Boxe Marcianise since 1978​ del maestro Domenico Brillantino.

Conosciamoli più da vicino:

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TheRivati / Il progetto musicale TheRivati nasce nel 2008 da un’idea degli artisti partenopei Paolo Maccaro, cantante, classe ’85, cresciuto a contatto con i tanti artisti della famiglia, che annovera attori e musicisti, e Marco Cassese, classe ’82, promettente chitarrista e musicista eclettico. Autori di brani che spaziano tra tutte le contaminazioni della musica black di matrice oltreoceanica, i TheRivati sono tra i pochi gruppi vocali in Italia a perseguire l’ambizioso obiettivo di creare una fusione tra il blues e i suoi “derivati” (da qui il gioco di parole) con le sonorità tipiche della musica italiana e le influenze della tradizione napoletana. In seguito a numerose esperienze sui palchi italiani e diverse partecipazioni a festival e trasmissioni radiofoniche locali, nell’aprile del 2011 i TheRivati raccolgono le brillanti intuizioni compositive ed espressive nel primo “mini album”, Chiù Black Rà Midnight. La collaborazione con Clementino è lunga e fruttuosa per la band campana, data anche la parentela che lega Paolo e Clemente. La sinergia si consolidata nel giugno 2010 grazie alla partecipazione di Paolo, voce della band, al singolo di Clementino La mia musica, del cui ritornello ha curato testo ed arrangiamento oltre ad interpretarlo, arrivando a superare un 1.000.000 di visualizzazioni su YouTube. E’ del 2013 il disco #Black, il secondo album, edito dall’etichetta napoletana Full Heads. Il sound che ne viene fuori strizza l’occhio alla Napoli musicale degli anni ’80, fuso però alla Black Music degli anni ’70. E sono ancora tanti i successi della band partenopea, da Addore a Posteggia, fino ad arrivare all’Ep del 2015, Supported by San Gennaro, venduto nella speciale versione “chiavetta usb”. Nel video Italy i TheRivati con il loro sound in puro stile neapolitan power giocano con i luoghi comuni sul Belpaese. Rompendo i confini della discriminazione che vede il Sud come il simbolo di criminalità per antonomasia, i TheRivati raccontano di un’ Italia unita purtroppo da episodi di violenza che accadono ovunque e che riempiono le pagine dei giornali. E’ del 2016 il disco Black From Italy (produzione Jesce Sole/ Tritolo) che li porta in tour lungo tutta la penisola. Punti di forza della band sono l’indubbio carisma del front man, Paolo Maccaro, e una dimensione live di altissima qualità, coinvolgente e accattivante.

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EPO / Gli EPO nascono nel 2000 dall’incontro tra la sensibilità artistica del chitarrista e autore Ciro Tuzzi e le idee del produttore e tastierista Mario Conte (Meg, Colapesce); l’intenzione è quella di fornire una chiave di lettura nuova ed attuale a canzoni ispirate e mai banali, nel solco della tradizione del miglior songwriting italiano, e non solo.  Nell’inverno del 2002 registrano e danno alle stampe il loro disco d’ esordio,  Il Mattino Ha L’Oro In Bocca. Nel 2006  Silenzio Assenso viene licenziato da blend’r e distribuito Venus; le reazioni di stampa, addetti ai lavori e pubblico sono ancora una volta più che positive; il video di “Sporco”  va in rotazione sui maggiori canali musicali e il gruppo viene invitato da Alex Infascelli a firmare il divano del programma cult Brand:new trasmesso da MTV. Nel dicembre del 2007 sempre MTV.IT pubblica la classifica internazionale delle dieci migliori uscite di quell’anno nella quale  Silenzio Assenso  figura assieme ai lavori di Radiohead, Interpol, Pj Harvey ed altri nomi di caratura mondiale. Dopo una lunga pausa dovuta anche a dei cambi di formazione, nelle ultime settimane dell’aprile 2012  Ogni Cosa è Al Suo Posto – terzo lavoro in studio degli EPO – è licenziato da Polosud records e Missato da  Gianluca Vaccaro.  Tra gli ospiti figurano gli amici  Giovanni Block,  Marina Rei, Pierpaolo Ranieri  (già al basso con Marina Rei, Paola Turci, Paul Gilbert)  Giovanni Truppi, Dario Sansone (Foja), Claudio Domestico (GNUT), I Riva e Claudia Sorvillo (Corde Oblique/Driving Mrs Satan). Nelle ultime battute del 2015 gli EPO sono protagonisti di una trionfale campagna crowdfunding su Musicraiser per la realizzazione di due lavori completamente indipendenti, entrambi con il producer Daniele “Il Mafio” Tortora e licenziati dall’etichetta romana Le Narcisse: un EP –  Serpenti, uscito a marzo 2016 e un disco previsto per l’inverno prossimo. La band si esibirà in quintetto.

Joe Victor

Joe Victor / Joe Victor è uno dei gruppi più luminosi e talentuosi di Roma, con un pubblico fortemente in crescita sia nella Capitale che in Italia. Il sound è una tempesta perfetta tra la scrittura eclettica e l’energia del Foot stompin’ Rock and Roll, che unisce gli stili pop, blues, gospel e folk americano. 
Joe Victor è nato a Roma nel 2014, all’interno del ben noto club romano “Le Mura”, dove si sono esibiti per la prima volta. 
Le passioni comuni dei membri della band sono il Rock & Roll e il folk americano in tutte le sue forme, il Calypso e il Pop degli anni ’80. I loro artisti preferiti sono: Exuma, Wilmouth Houdini, Frankie “Zeke” Hart, Skip Spence, Beach Boys e James Brown. Ad ottobre 2015 è stato pubblicato l’album d’esordio della band, dal titolo Blue Call Pink Riot (Bravo Disci /Audioglobe), che ha raccolto grandi consensi sia di pubblico che di critica, portando i quattro giovani musicisti in tour lungo tutta la penisola. Una live band carica di energia che riesce ad ammaliare il pubblico e a farlo scatenare in danze folli. Del loro album d’esordio Rockit dice: “…è un viaggio sensoriale, che ci lascia immergere nelle atmosfere più fumose del folk per poi elevarsi, sulle ali del gospel, verso un banchetto dionisiaco di sonorità inesplorate, ma senza dimenticare le radici più profonde del classic rock e di un pop sofisticato.”

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