I finalisti de La Musica può fare – Video Contest 2019

Finalisti video contest La Musica può fare 2019

Sono nove i finalisti de La Musica può fare – Video Contest 2019 realizzato in collaborazione con Musplan.

Gli artisti che concorrono alla vittoria finale sono: Anna Nani, Dario Greco, Giumara & The PinkNoise, IVAS, Il Cervello, Melga, Radiska, Slow Wave Sleep e Varry.

I finalisti de La Musica può fare – Video Contest 2019

Anna Nani – Videoclip ‘Amo l’estate’

Il videoclip di ‘Amo l’estate’ è stato girato sulle spiagge di Bibione Pineda. Un vero paradiso naturale, dove la spiaggia incontra la laguna e l’acqua salata del mare si mescola a quella dolce. Pineda era il nome di Bibione nelle antiche carte topografiche, il cui etimo deriva dalla vasta pineta di pini marittimi che qui regnava e che ancora oggi ha lasciato centinaia di esemplari. Fonte bibione.com

Dario Greco – Videoclip ‘Regalami una rosa’

Il videoclip di ‘Regalami una rosa’ è  girato interamente all’interno nel Quartiere San Berillo di Catania che fino a qualche anno fa, era terra di spaccio, degrado e prostituzione. Oggi, grazie alla buona volontà e l’impegno di qualche giovane imprenditore, ha ripreso vita diventando meta di turisti e cittadini affascinati da tanta ritrovata bellezza.

Giumara & The PinkNoise – Videoclip ‘La Ferrovia’

Il videoclip de ‘La Ferrovia’ è stato girato a Urbino e Fermignano in provincia di Pesaro. La galleria e i binari ferroviari fanno parte di un vecchio tratto dismesso che collegava la città ducale alla valle.

IVAS –  In the Sandman’s Realm

Il videoclip di ‘In The Sandman’s Realm’  è stato girato in alcuni dei posti più suggestivi ed incontaminati del parco nazionale del Cilento, del Vallo di Diano e di Brienza. A cominciare dalle grotte dei Monti Alburni, le cosiddette dolomiti campane, c’è la Grotta dell’acqua di Auletta e le Grotte di Pertosa-Auletta, le sole grotte in Italia dove è possibile navigare su un fiume sotterraneo, il Negro, nonché le sole in Europa a conservare i resti di un villaggio palafitticolo risalente al II millennio a.C ., per anni qui vi è stato rappresentato l’inferno dantesco.

La spiaggia della Marinella invece è situata ai piedi di un’alta scogliera a strapiombo sul mare, incastonata tra la Baia del buon dormire e l’arco naturale, nella meravigliosa Palinuro, frazione di Centola, sempre in provincia di Salerno. Infine i boschi appartengono alla località Lago, faggeto a 1400 metri di altitudine appartenente al territorio brugentino.

Il Cervello – ‘Io sono fatto di cera’

Il videoclip di ‘Io sono fatta di cera’ è stato girato ad Apice è un piccolo paese della Campania, posto al confine tra la provincia di Avellino e quella di Benevento.

Apice Vecchia dopo il terremoto Il paese dissestato, lasciato in balia del tempo, sotto la polvere dell’immobilità dove, di notte, rivivono i fantasmi di quel luogo, nel rumore dei ricordi che restano impigliati in ciò che qui è rimasto inalterato.

Melga – Videoclip ‘Scusa come stai?’

Le riprese del videoclip di ‘Scusa come stai?’ sono state realizzate tra Ostuni (BR), nel centro storico Martina Franca (TA), nella località marina di Chiatona, sempre in provincia di Taranto (per la valorizzazione della sua pineta, ricca di fauna e flora). Continuando la lista degli scenari si aggiungono il bosco situato tra Noci (BA) e Mottola (TA) situato nella terra delle gravine e infine la litoranea Tarantina nella zona di Leporano Montaggio.

Radiska – Videoclip ‘Lei’

Il videoclip di ‘Lei’ è stato girato a Salerno. Protagoniste le spiagge del quartiere Mercatello e i suoi tetti.

Slow Wave Sleep – Videoclip ‘Elogio alla follia’

Il video è stato girato tra Battipaglia (SA), Alianello (MT), un paesino fantasma nella Val d’Agri) e Trecchina (PZ). In particolare Alianello è un piccolo borgo arroccato della Basilicata che è stato raso al suolo da un terremoto a metà del XIX secolo ed ha attirato l’interesse di Charles Dickens.

Varry – La canzone di Marì

Il videoclip de ‘La canzone di Marì’ è  stato girato a Bussana Vecchia, un piccolo borgo ligure, nei pressi di Sanremo. Mercoledì 23 Febbraio 1887 una violenta scossa di terremoto colpì l’entroterra sanremese, danneggiando gravemente l’abitato di Bussana. Numerose abitazioni, sorte intorno al castello subirono danni gravissimi. I superstiti, dopo aver vissuto per anni in abitazioni di fortuna, abbandonarono il borgo e il comune di Sanremo chiuse ogni accesso al paese. Bussana rimase un borgo fantasma (città morta) per circa sessanta anni.

La storia della comunità artistica di Bussana prende l’avvio alla fine degli anni Cinquanta, quando il torinese Mario Giani, in arte, Clizia, ceramista, visitò il borgo diroccato, allora completamente disabitato e lanciò l’idea di fondare una comunità internazionale di artisti, dotata di uno statuto, una sorta di piccola Costituzione volta a regolare i rapporti sociali fra i suoi membri. Gli edifici di Bussana erano a disposizione della comunità; di essi non era possibile rivendicare la proprietà, ma ne era consentito l’utilizzo per lo svolgimento di attività artistiche. Dopo tre anni di abbandono, gli immobili dovevano essere rilasciati alla comunità, che avrebbe disposto una successiva assegnazione. Inoltre si faceva divieto di vendere i prodotti del proprio lavoro. Il paese si trovava allora in una situazione di completo abbandono: totalmente privo di infrastrutture urbane (acqua, corrente elettrica, telefono, fognature).

Ben presto il borgo ricominciò a vivere, artigiani e artisti provenienti dall’Italia e dall’Europa incominciarono i lavori di restauro, rispettando la struttura urbanistica medioevale del borgo. I materiali impiegati per la ricostruzione furono le tegole, le pietre e i mattoni recuperati dalle macerie.
Nell’aprile del 1980, con una sorta di rinnovato atto costituente, nasce la Nuova Comunità Internazionale Artisti (NCIA), che ha l’intento di dare ai cittadini di Bussana uno strumento ideologico e pratico in grado di regolare le loro attività, adeguando alle mutate condizioni i principi che avevano ispirato la comunità originaria. Gli obiettivi sono quelli di dare vita a una cooperativa di lavoro, di creare un marchio di immagine per gli artisti di Bussana, di sviluppare attività culturali e promozionali e di risolvere le numerose difficoltà pratiche che gli abitanti devono affrontare quotidianamente.

Il Comune di Sanremo indice, nel 1983, un concorso internazionale, volto a individuare un progetto globale di ristrutturazione del centro storico di Bussana Vecchia. Il concorso si è concluso nel 1986, ma sino ad oggi non é stato fatto alcun passo per la realizzazione del progetto risultato vincente. Fra gli artisti che sono giunti a Bussana in questo decennio e che qui lavorano e risiedono vanno citati Daniela Mercante, Carlo Maglitto, Marco Orsatti, Daniel Harvey, Elsa Lagorio, Karlos Rosa, Nelly e Denise, Emilio Anna Baiocco

 

Per votare il tuo preferito (massimo 5 voti per utente) visita il sito ufficiale di Musplan

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